Ecco le nostre “Vrasciole”, termine Calabrese che sta per indicare tutto ciò che ha a che fare con le polpette.
Le abbiamo realizzate sia nella tradizionale versione “Polpette della mamma” (ovvero quelle di carne immerse in quel mare di sugo messo su dalle 6 di mattina con cui si veniva svegliati puntualmente la domenica mattina dalla mamma o dalla nonna) e sia nella versione originale delle Vrasciole Crotonesi, quelle fritte, dalla forma allungata, sia di carne che di verdure, da gustare caldissime nel nostro aperitivo serale.
A Crotone sono una cosa seria e addentarne una al volo è un rito ricorrente della domenica mattina ancora mezzi assonnati o al termine di una bella giornata di mare sul lungo mare Cristoforo Colombo.
Sono soffici e gustosissime, non vorresti mai smetterle di mangiare, davvero.
E’ un sugo dalle cotture infinite (chi proviene dal sud può capire), gusto avvolgente, speziato ma non troppo, salato ma non troppo, pane pronto per la scarpetta subito accanto. Ricordi d’infanzia, delle nonne, delle mamme, e di quelle sapienti mani che con maestria, come una carezza, preparano ad una ad una queste forme, con delicatezza, e le immergono in quel mare rosso, come un battesimo, una benedizione, un rito sacro.
Con la severità tipica di una ricetta tramandata di generazione in generazione, con il rischio della scomunica o di essere diseredati, queste polpette sono rigorosamente fatte da noi, seguendo i dettami severissimi di Mamma Maria e Mamma Rosalba.
Siamo molto contenti di riscontrare un livello altissimo di gradimento e di averle nella nostra cucina.
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